Coinvolgere la Gen Z per parlare di sostenibilità: esempi di iniziative condivise

Perché parlare di sostenibilità con la Gen Z

Coinvolgere la Generazione Z nei temi della sostenibilità ambientale, sociale e digitale è oggi una priorità strategica per brand, istituzioni ed enti educativi. Nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010, i membri della Gen Z sono nativi digitali, esigenti in termini di autenticità, trasparenza e impatto concreto. Vogliono aziende responsabili e aperte al dialogo. Per questo motivo, creare iniziative sostenibili per i giovani significa costruire un futuro credibile e inclusivo.

Perché la Gen Z è centrale nella comunicazione sostenibile

Secondo Deloitte (2024), il 75% della Gen Z ritiene che le aziende debbano avere un impatto positivo sul pianeta. Inoltre, il 63% afferma di preferire brand che condividono valori sostenibili. McKinsey evidenzia come la Gen Z sia “la generazione più attenta al cambiamento climatico e più propensa a boicottare marchi incoerenti con i propri valori”.

Alcuni dati chiave:

  • L’83% dei Gen Z dichiara di acquistare da brand etici o con una supply chain trasparente (Ipsos 2023)
  • Il 61% partecipa o ha partecipato ad attivismo online su temi ambientali o sociali
  • Il 70% si informa e condivide contenuti di sostenibilità su Instagram e TikTok

La sostenibilità non è solo un valore per la Gen Z, è una condizione per il coinvolgimento.

Strategie efficaci per coinvolgere la Gen Z nella sostenibilità

1.Puntare su social media dinamici e visuali

TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts sono i canali principali dove i giovani scoprono, commentano e diffondono contenuti. I temi della comunicazione ambientale per i giovani funzionano se:

  • raccontati in modo diretto e informale
  • legati all’attualità o alla vita quotidiana
  • accompagnati da contenuti visuali d’impatto e trend di linguaggio

2.Micro-influencer e creator attivisti

La Gen Z si fida poco dei testimonial celebri e preferisce creator autentici, con un legame vero con la causa. I micro-influencer sostenibili hanno un alto tasso di engagement e sono fondamentali per campagne su scala locale o tematica.

3.Formati partecipativi: challenge, UGC, sondaggi

I giovani vogliono essere parte attiva, non solo ricevere messaggi. Challenge green, contenuti generati dagli utenti (UGC), sticker interattivi e quiz aumentano la partecipazione e amplificano il messaggio.

Es. “Racconta in un video da 15 sec la tua azione sostenibile quotidiana”
#MyEcoRoutine #ZerowasteGenZ

4.Co-creazione di campagne

I brand più efficaci coinvolgono direttamente i giovani nella creazione di contenuti e strategie. Hackathon, workshop digitali, focus group e laboratori creativi sono strumenti ideali per raccogliere idee e trasformare la Gen Z in partner del cambiamento.

Esempi di iniziative condivise con la Gen Z

Fridays For Future e campagne social correlate. Il movimento globale nato con Greta Thunberg ha saputo usare i social come megafono della mobilitazione climatica. TikTok, Instagram e Twitter sono stati centrali per promuovere scioperi, condivisione di dati scientifici e attivismo creativo, come flashmob o cartelloni digitali.

LAVAZZA – Ambasciatori green. Lavazza ha collaborato con giovani attivisti e ambassador in campagne come “More than Italian”, che includeva tematiche ambientali e sociali. L’azienda ha anche promosso contest creativi su Instagram e laboratori nelle scuole per coinvolgere la generazione Z nella sostenibilità.

Festival e hackathon per la sostenibilità. Iniziative come il Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS  o i Green Hackathon universitari permettono ai giovani di lavorare su soluzioni reali con esperti, aziende e policy maker. Questi eventi generano contenuti ad alto valore condivisibile, ottimi per una comunicazione ESG multicanale.

Conclusione

La Gen Z non è solo un target, ma un motore attivo del cambiamento. Per i brand, gli enti pubblici e le scuole, è il momento di ascoltare davvero i giovani e co-progettare con loro campagne e iniziative sostenibili. Usare strumenti digitali inclusivi, linguaggi visuali e contenuti partecipativi è la chiave per coinvolgere la generazione Z nella sostenibilità.